I nuovi porting di Red Dead Redemption hanno senso di esistere?

Perché Take-Two ha scelto di portare Red Dead Redemption su PS4 e Nintendo Switch? E ne varrà la pena?

I nuovi porting di Red Dead Redemption hanno senso di esistere?

La notizia della settimana (salvo sorprese) è senza ombra di dubbio quella dell'annuncio delle versioni PS4 e Nintendo Switch di Red Dead Redemption. Si parlava già da qualche settimana del ritorno del classico western di Rockstar Games, in particolare dopo che il titolo era stato misteriosamente ri-classificato in Corea del Sud a giugno. La scoperta aveva entusiasmato i fan, che si aspettavano una tanto attesa remastered o persino remake del gioco che conquistò i giocatori su PS3 e Xbox 360 nel lontano 2010. Tuttavia, la delusione era dietro l'angolo: Rockstar Games, infatti, ha annunciato dei semplici porting di Red Dead Redemption, che includeranno l'espansione Undead Nightmare e contenuti bonus dall'edizione Game of the Year.

Dire che il reveal non ha fatto piacere alla community di Red Dead Redemption è forse usare un eufemismo. Solo a guardare il numero di dislike sul trailer d'annuncio (se sapete come vederli, ringraziate YouTube) e l'enorme numero di commenti e Quote Retweets al post fissato sull'account Twitter di Rockstar Games, infatti, si può percepire che la risposta al ritorno di John Marston è tutt'altro che positiva. Io stesso sono rimasto un attimo perplesso quando, al momento dell'annuncio, sul sito del publisher è apparso un banner che recitava: "Red Dead Redemption, in arrivo il 17 agosto su Nintendo Switch e PS4". Ad avermi lasciato stupito non è stata tanto la notizia in sé, ma più quel "in arrivo su Nintendo Switch e PS4".

Siamo nel 2023, è naturale augurarsi che un gioco rilasciato anni fa, di cui si vocifera un remake o una remastered da tempo, debutti su PC e piattaforme di ultima generazione in grande stile, ma con Red Dead Redemption così non sarà (escludendo il discorso retrocompatibilità). "Passino le piattaforme, vediamo il trailer", è ciò che ho pensato prima di realizzare che Rockstar Games stava essenzialmente riproponendo l'originale Red Dead Redemption su piattaforme con un ampio pubblico, più moderne e decisamente più utilizzate di PS3 e Xbox 360, senza rilevanti modifiche o cambiamenti.

"Potrebbe essere peggio...", disse Igor in una storica scena di Frankenstein Junior, e come dargli torto dopo aver letto il post sul Rockstar Newswire. La differenza con il classico film di Mel Brooks è che in questo caso non sta per arrivare una normale pioggia, ma una tempesta di critiche che potrebbe non placarsi nemmeno al lancio dei porting, previsto per il 17 agosto. E Rockstar Games sa bene cosa significa avere a che fare con la rabbia di una community: vi ricordate cosa accadde con GTA The Trilogy - The Definitive Edition quasi due anni fa? Difficile dimenticarselo, ma mettiamo da parte tutti i "se" e cerchiamo di trovare la risposta al titolo di questo articolo: i nuovi porting di Red Dead Redemption hanno senso di esistere?

Partiamo analizzando l'annuncio di Rockstar Games dal punto di vista del prezzo, uno degli aspetti maggiormente contestati dai giocatori: vale la pena spendere 49,99 euro per questi porting di Red Dead Redemption? La maggior parte delle persone risponderebbe all'istante di no, e lo possiamo anche constatare prendendo, tra i tanti disponibili in rete, un sondaggio di Nintendo Life, dove il 27% degli utenti ha detto che aspetterebbe un'offerta per acquistare il titolo su Nintendo Switch. Ancora più chiare sono le risposte al sondaggio dei colleghi di Everyeye.it: il 61% di chi ha risposto ha detto che "preferirebbe un remake o una remaster graficamente aggiornata con nuovi contenuti". Di opinione simile è la community di Push Square: il sondaggio proposto dalla redazione ha chiesto "se comprerai Red Dead Redemption per PS4", domanda a cui il 49% degli utenti ha risposto "assolutamente no".

Potrebbe essere una domanda ovvia, ma è necessario porsela lo stesso: perché i giocatori non sembrano volere questi porting? Inutile girarci intorno: chiedere di spendere 50 euro per un gioco pressoché identico (ad eccezione di un upscaling delle texture e altri piccoli miglioramenti necessari, come evidenziato da un video confronto dell'utente Cycu1) alla versione originale per PS3 e Xbox 360 è davvero tanto, e la community non ha intenzione di cedere. Rockstar Games, dal canto suo, avrà certamente cercato di capire quale prezzo attaccare sulle confezioni di Red Dead Redemption in modo da spingere le vendite, ma dopo la recente riunione con gli azionisti di Take-Two, società madre della compagnia di San Diego, mi è sorto un dubbio. E se far pagare 50 euro per questi porting lo avesse deciso proprio Take-Two, solamente per tentare di aumentare i profitti giocando sul fattore nostalgia?

Parlando ad IGN, i dirigenti di Take-Two hanno giustificato questo prezzo con delle dichiarazioni non tra le migliori. Strauss Zelnick, amministratore delegato di Take-Two, ha detto che "la compagnia ha optato per un prezzo che ritiene essere giusto da un punto di vista commerciale", non scendendo nei dettagli. Hannah Sage, Employer Value Proposition Finance di Take-Two, ha aggiunto che i porting, oltre al gioco originale, includono l'espansione Undead Nightmare. E ci mancherebbe, verrebbe da dire. Anche Zelnick ha commentato la questione del contenuto aggiuntivo, affermando: "Era una fantastica esperienza stand-alone quando è stata pubblicata, quindi riteniamo che il port abbia un certo valore e che rappresenti un ottimo bundle per i neofiti della serie". Il valore indubbiamente c'è, in quanto poter giocare ad un classico come Red Dead Redemption per la prima volta su una console Nintendo e su PS4 (e PS5 tramite retrocompatibilità) dimostra che Take-Two ci tiene un minimo a rendere accessibile una parte del suo catalogo. Però, può l'aggiunta di un'espansione giustificare un prezzo elevato per dei porting lontani da una remastered? Onestamente, no.

La scelta di realizzare dei porting di Red Dead Redemption come questi, inoltre, va in contrasto con quanto detto sempre da Zelnick nel 2021. Come riportato da VGC ai tempi, il capo di Take-Two due anni fa dichiarò di non essere interessato a "semplici porting". "La rimasterizzazione è sempre stata una parte della [nostra] strategia. Abbiamo agito in modo diverso rispetto alla concorrenza: non ci limitiamo a fare il porting dei titoli, ma ci prendiamo il tempo necessario per fare il miglior lavoro possibile per rendere il gioco diverso e adatto alla nuova tecnologia su cui arriverà", disse. "Quindi, miglioriamo la tecnologia, aggiorniamo la grafica e miglioriamo le prestazioni. Ed è per questo che credo che i nostri titoli rimasterizzati vadano generalmente così bene".

Strappo alla regola oppure Take-Two ha cambiato idea con il passare del tempo? Forse la prima, in quanto questa nuova versione di Red Dead Redemption sarebbe il primo nuovo gioco di Rockstar Games in due anni. Riflettendoci sopra, non è da escludere che Take-Two abbia notato che il programma di uscite di Rockstar Games per il breve termine era vuoto e che abbia quindi deciso di infilarci un porting poco complesso di un titolo con milioni di fan, sperando in bene. E c'è un'altra cosa che aiuta a spiegare perché Red Dead Redemption non riceverà una remastered o un remake, almeno per ora.

Questa "conversione", così come la chiama Rockstar Games, è sviluppata da Double Eleven Studios, uno studio indipendente con sede in Regno Unito. Ma se Take-Two sa che i fan vogliono un glorioso ritorno di Red Dead Redemption, allora perché ha detto a questo team di terza parte di sviluppare questi porting? Questa è una mia supposizione, ma non escludo che un remake del gioco possa arrivare in futuro, solo non ora. Non è certo un segreto che Rockstar Games sia pienamente concentrata sul prossimo capitolo di Grand Theft Auto, e probabilmente affidargli lo sviluppo di un rifacimento di Red Dead Redemption in questo momento, quando il lancio di GTA 6 sarebbe previsto per il prossimo anno, non è nell'interesse di Take-Two, che potrebbe invece voler seguire la filosofia del "una cosa, fatta per bene, alla volta". Assolutamente lecito, considerando che il prossimo GTA potrebbe essere uno dei giochi più importanti dell'intera industria videoludica degli anni a venire, così come fu GTA 5 (che ha venduto 185 milioni di copie) lo scorso decennio.

Se seguiamo questa logica, Rockstar Games e Take-Two con i nuovi porting di Red Dead Redemption vorrebbero semplicemente giocare sul sicuro, incassando nel mentre qualche milione di dollari da tenere oppure da spendere nello sviluppo di GTA 6 (o altri progetti di cui non siamo ancora a conoscenza). Così dovesse essere, per le due società questa strategia avrebbe il suo senso, ma indubbiamente sono stati commessi dei passi falsi, specialmente per quanto riguarda, lo ribadisco, il prezzo, per quello che viene offerto con queste versioni di Red Dead Redemption.

Il punto di questo articolo, però, non è solo criticare e discutere su cosa avrebbero dovuto fare meglio Rockstar Games e Take-Two, quindi parliamo anche del principale aspetto positivo di questo annuncio. Con questi porting Red Dead Redemption sarà finalmente giocabile per la prima volta su una console Nintendo, come già detto, e potrà essere recuperato da chi possiede una PS4 o PS5 e non dispone di una PS3. A differenza di Xbox, dove è possibile giocare al titolo anche su Xbox Series X/S in questo momento, volendo, le ultime piattaforme Sony non sono retrocompatibili, e quindi non c'era, fino ad ora, alcun modo per godersi Red Dead Redemption su PS4 e PS5, se escludiamo il defunto PlayStation Now. Purtroppo il gioco sulla più recente console della compagnia giapponese non avrà una versione nativa, pertanto non ci saranno miglioramenti notevoli rispetto alla versione PS4.

Della versione PC, invece, non c'è nemmeno l'ombra. Il perché non lo sappiamo: sarebbe costata troppo? Ci sarebbe voluto troppo tempo per realizzarla? O è proprio inimmaginabile? Qualcuno potrebbe dire che portare Red Dead Redemption su PC sarebbe difficile a livello tecnico, ma dato che il gioco uscirà su Nintendo Switch ne dubito fortemente. Red Dead Redemption 2 ha avuto un notevole successo su questa piattaforma grazie, in parte, al supporto della community e alle numerose mod, pertanto sorprende sapere che il prequel non riceverà lo stesso trattamento (a meno che non ci sia qualcos'altro sotto di cui non abbiamo informazioni).

Inutile stare a spiegare invece perché Rockstar non ha annunciato un porting per Xbox One e Xbox Series X/S di Red Dead Redemption. Il gioco originale è già disponibile e giocabile grazie alla retrocompatibilità, che fornisce persino dei boost per la risoluzione e le performance. La versione per Xbox 360 del titolo, poi, costa 29,99 euro invece che 49,99 euro. Rilasciare nuovamente Red Dead Redemption su Xbox ad un prezzo più elevato e con nessuna differenza rispetto all'originale sarebbe inutile, oltre che uno spreco di soldi e di tempo impiegato per lo sviluppo.

Tornando alla domanda con cui ho aperto questo articolo, dopo aver fatto queste considerazioni, è possibile dire che questo progetto ha senso di esistere? Sì. Si poteva fare di più? Innegabile. Ha senso comprare queste versioni a prezzo pieno? Non è mia intenzione farvi decidere cosa fare o cosa non fare, ad ognuno la propria scelta, ma quel che posso dire è che Take-Two potrebbe rischiare di perderci con questo prezzo così elevato al lancio. Le vendite aumenteranno quando il gioco sarà in offerta, ma non mi aspetto un enorme successo al day one o nei giorni successivi vista la premessa. Il che sarebbe un peccato, ma almeno quasi tutti potranno rigiocare o provare per la prima volta uno dei giochi che più hanno stupito ed affascinato la generazione PS3 / Xbox 360.

Rockstar Games e Take-Two avevano tra le mani un'enorme opportunità che in questo caso si sono lasciati sfuggire: rifare Red Dead Redemption, o anche aggiornarlo per l'hardware moderno, avrebbe sicuramente portato tanti incassi. Se con questi porting loro hanno solo intenzione di rendere Red Dead Redemption disponibile ad un pubblico più vasto, lo comprendo. Ma se davvero non c'è nemmeno un piano per una remastered o un remake di questo storico gioco, davvero, mi dispiacerebbe, in quanto il ciclo di vita di Red Dead Redemption si concluderebbe tutt'altro che in grande stile. Nessuno vuole questo, forse nemmeno Rockstar Games stessa, ma finché la porta non sarà del tutto chiusa si continuerà a sperare. Questi porting non sono da buttare, ma potevano essere pensati meglio (e costare meno).

In questo articolo

Red Dead Redemption

Red Dead Redemption

Red Dead Redemption è il secondo capitolo della serie Red Dead.

Sviluppatore: Rockstar Games
Publisher: Rockstar Games
Data di uscita: 21 Maggio 2010
Piattaforme: Xbox 360, PS3, PS4, Nintendo Switch

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