Nintendo vince una causa class-action per il Joy-Con Drift... per i suoi termini e condizioni

Il caso non andrà avanti.

Nintendo vince una causa class-action per il Joy-Con Drift... per i suoi termini e condizioni

Nel marzo del 2022 alcuni genitori negli Stati Uniti avevano provato ad avviare una class-action contro Nintendo per il Joy-Con Drift facendo firmare la causa dai loro figli. Ci sono state molte cause simili dal lancio della console, e anche questa è andata a favore niente meno che della casa di Kyoto.

Lo scorso novembre un giudice federale aveva dato ragione a Nintendo nel caso "Sanchez et. al. v. Nintendo of America". Nintendo riuscì a non fare procedere il caso mettendo in mezzo i termini e condizioni (o EULA, End User License Agreement) di Nintendo Switch. In questi termini viene affermato che "non sono permesse cause legali" e che le parti devono entrare in un arbitrato legale.

I genitori hanno risposto dichiarando che i loro figli non avevano nulla a che fare con l'EULA per via della loro età, ma ciò non è bastato. È stato infatti riconosciuto che i possessori di Nintendo Switch non sono i figli, ma i genitori, che invece devono aderire ai termini e condizioni imposti da Nintendo. Per questo motivo, i bambini non erano in grado di fare causa a Nintendo e dunque di avviare l'azione legale.

Le lamentele per il problema del Joy-Con Drift hanno più volte scaturito risposte dai vertici di Nintendo stessa: il presidente Shuntaro Furukawa si è scusato per l'inconveniente lanciando un programma di riparazione gratuito qualche anno fa. Più recentemente, come ricorda Nintendo Life, il presidente di Nintendo of America, Doug Bowser, ha detto che i miglioramenti sono continui.

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