Bungie continua la sua lotta contro gli autori di cheat per Destiny 2
Vinta una prima lotta, se ne continua un'altra.

Qualche tempo fa Bungie ha preso la decisione di fare causa a tutti i principali rivenditori e autori di cheat di Destiny 2: molte delle battaglie legali stanno proseguendo a suo favore, ed ora, come riporta TorrentFreak, la compagnia ha ottenuto un risarcimento e sta cercando di chiederne un altro.
Partendo dal primo caso, Bungie ha vinto la sua prima battaglia contro il sito AimJunkies. Inizialmente il giudice della causa non stava dalla parte di Bungie in quanto affermava che l'azienda non aveva fornito prove evidenti per dimostrare che i cheat di Destiny 2 violavano il suo copyright. Il tribunale ha consentito allo sviluppatore di modificare la sua causa, cosa che ha fatto e che gli ha permesso di ottenere un risarcimento di 4.3 milioni di dollari per danni. In particolare, Bungie ha ottenuto questo risarcimento poiché è riuscita invece a dimostrare che gli sviluppatori di cheat hanno effettuato il reverse engineering del gioco per creare i loro programmi.
Nella seconda causa, Bungie ha richiesto una sentenza di inadempimento dal valore di 6.7 milioni di dollari contro LaviCheats, un sito il cui proprietario non si sarebbe presentato in tribunale per presidiare al processo. Per questa ragione Bungie ha presentato venerdì scorso una mozione in cui chiede un risarcimento totale di 6.700.973,34 dollari. Questa cifra comprende i danni, le spese legali e altri costi. La maggior parte del risarcimento proposto riguarda le presunte violazioni da parte di Lavicheats delle disposizioni antielusione del DMCA. Bungie ritiene di avere diritto a 2.000 dollari per ciascuna delle 2.790 copie dei cheat scaricate.