Google vuole supportare i giochi live-service con la sua tecnologia cloud
E ammette che non riusciva a gestire Stadia.

Google ha chiuso mesi fa i server di Google Stadia, la sua piattaforma di cloud gaming che purtroppo non è riuscita a trovare un ampio pubblico e a diventare molto utilizzata. Questo non significa, però, che non si sforzerà per aiutare gli altri a distribuire i loro giochi live-service.
Come riportato da Axios, Google ha avviato un nuovo programma di Google Cloud per gli sviluppatori per dimostrare che, nonostante tutto, ci tiene al gaming. "È stato in quel momento, quando abbiamo dovuto prendere decisioni su Stadia, che ci siamo resi conto che, in Google Cloud, diamo il meglio di noi stessi quando aiutiamo gli altri a costruire queste cose, non necessariamente a costruirle noi per noi", ha dichiarato ad Axios Jack Buser di Google Cloud Gaming.
Con questo nuovo programma, Google venderà un pacchetto di servizi agli sviluppatori e publisher per i loro giochi live-service. Questo bundle include una piattaforma di server, data storage su Cloud e un'analitica per la ricerca dei giocatori e delle partite. Tra i clienti di Google ci sono al momento Ubisoft, Niantic e Unity.
"Google è assolutamente impegnata con i videogiochi, che sono una parte così importante della nostra messaggistica", ha concluso Buser. "Quando abbiamo preso la decisione con Stadia, ci siamo detti: 'Guardate, siamo interessati ai giochi come industria'".