Unity annuncia che farà cambiamenti alla tassa sulle installazioni: novità nei prossimi giorni
L'azienda si "scusa per la confusione e la rabbia che la politica ha causato".

Alla fine, forse, le lamentele e le minacce di passare ad altri software hanno convinto Unity a cambiare idea sulla controversa tassa sulle installazioni annunciata la scorsa settimana.
Dopo aver già anticipato un passo indietro su alcuni aspetti della politica, in un tweet pubblicato questa notte l'azienda si è scusata per "la confusione e la rabbia che questo annuncio ha causato". Unity ha promesso cambiamenti alla politica (anche se non ha specificato quali), affermando che condividerà ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.
"Vi abbiamo ascoltato. Ci scusiamo per la confusione e la rabbia che la politica sulla tassa annunciata martedì ha causato. Stiamo ascoltando, parlando con i membri del nostro team, con la community, con i clienti e con i partner e apporteremo delle modifiche alla politica. Condivideremo un aggiornamento tra un paio di giorni. Vi ringraziamo per il vostro feedback onesto e critico", ha scritto Unity su Twitter.
Gli sviluppatori (ma non solo) non sembrerebbero comunque essere convinti delle modifiche che Unity potrebbe applicare, in quanto avrebbero perso la fiducia nella compagnia. Alcuni hanno iniziato a lavorare per portare i loro giochi su altri motori grafici come Unreal Engine e Godot, mentre altri stanno aspettando di capire che cos'ha intenzione di fare Unity.
We have heard you. We apologize for the confusion and angst the runtime fee policy we announced on Tuesday caused. We are listening, talking to our team members, community, customers, and partners, and will be making changes to the policy. We will share an update in a couple of…
— Unity (@unity) September 17, 2023