Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse, la recensione
La nostra recensione di Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse, l'unico gioco di Project Zero mai arrivato in occidente fino ad oggi.

Ben 15 anni fa usciva su Nintendo Wii Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse (o Fatal Frame: Mask of the Lunar Eclipse, per chi è più familiare con la denominazione nordamericana), l'unico gioco della serie horror di Koei Tecmo a non essere mai sbarcato in occidente. Project Zero non è mai stato un franchise particolarmente popolare al di fuori della terra del Sol Levante, ma nonostante ciò è riuscito ad entrare nel cuore e nei ricordi di migliaia di amanti dell'horror. Anche Koei Tecmo lo sa, ed è per questa ragione che, a seguito di un riavvicinamento a Project Zero iniziato con la pubblicazione dei porting di Project Zero: Maiden of Black Water, ha finalmente deciso di rilasciare Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse in tutto il mondo con una versione rimasterizzata per le piattaforme moderne.
Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse è ambientato sull'Isola di Rogetsu, situata nel Giappone meridionale, un luogo dove ogni dieci anni si svolge un festival noto come Rogetsu Kagura. Tuttavia qualcosa va storto durante l'ultimo festival, e le cinque ragazze coinvolte si ritrovano misteriosamente senza i loro ricordi. Dieci anni dopo l'accaduto, due delle cinque adolescenti vengono ritrovate senza vita in circostanze da chiarire e in una posa tragica. Sta a Ruka, Misaki e Madoka, le tre ragazze sopravvissute, a tornare sull'Isola di Rogetsu per recuperare i loro ricordi e fare chiarezza sul Rogetsu Kagura che le ha segnate per sempre.
Una volta arrivati sull'Isola di Rogetsu, tra un flashback e l'altro, scopriremo rapidamente che ad ostacolarci nella nostra missione ci saranno dei temibili fantasmi che osserveranno ogni nostra mossa. Per affrontarli avremo a nostra disposizione la Camera Obscura, una magica fotocamera che è in grado di esorcizzare gli spiriti, e la Spirit Torch, una torcia che, oltre ad illuminare la strada, può anch'essa sconfiggere i fantasmi. Ogni volta che uno spettro si troverà nelle nostre vicinanze (i suoi movimenti e la direzione da cui proviene sono rilevati e indicati nell'interfaccia utente), potremo tirare fuori la Camera Obscura per combatterlo. Ci ritroveremo quindi faccia a faccia con il nostro nemico in una visuale in prima persona: basterà riuscire a farlo entrare nell'inquadratura e scattare una fotografia per danneggiarlo.
Ogni immagine scattata correttamente ci fornirà degli Spirits Fragments che, se accumulati, ci consentiranno di scatenare degli attacchi di tipo Fatal Frame, più potenti di quelli normali. Un attacco Fatal Frame, inoltre, permette di azionare la Camera Obscura senza dover ricaricare la pellicola per un breve periodo di tempo. La fotocamera è aggiornabile: ci sono diversi tipi di lenti che raccoglieremo esplorando l'isola di Rogetsu, oltre a caratteristiche come la potenza e la velocità di ricarica che possiamo potenziare utilizzando delle pietre blu sparse in ogni luogo che visiteremo.
Purtroppo è proprio sulla Camera Obscura, meccanica chiave del gameplay di Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse, che si concentra una delle problematiche principali del gioco. I movimenti del nostro personaggio con la fotocamera attiva sono molto lenti, e spesso riuscire a girarsi rapidamente per sventare gli attacchi di un gruppo di fantasmi può risultare particolarmente ostico. La situazione non migliora se poi consideriamo che spesso ci ritroveremo a combattere contro gli spettri in luoghi ristretti o piccoli come dei corridoi o stanze dalle dimensioni ridotte. Per questa ragione, almeno nel nostro caso, ci è persino risultato trovare più semplice affrontare alcuni boss che dei comuni spiriti che a volte ci hanno portato ad una schermata di Game Over.
Parlando sempre del combattimento, una volta trovato il metodo migliore per sconfiggere i fantasmi proseguire nel gioco potrebbe sembrare facile come bere un bicchiere d'acqua. Le lotte con gli spettri, inoltre, possono risultare dopo poco tempo decisamente ripetitive in quanto col proseguire dell'avventura non vengono introdotte nuove meccaniche o elementi che impattano e danno una svolta in più al gameplay. I diversi tipi di pellicola che raccoglieremo o compreremo con i punti che otteniamo ogni volta che sconfiggiamo un fantasma influiranno semplicemente sull'ammontare di danni.
Il secondo problema più notevole di Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse è il sistema di controlli. I movimenti dei personaggi sono lenti (la funzione di “corsa” ricorda più una camminata veloce), e la gestione della telecamera e della torcia, a cui alla fine ci si può abituare in poche ore di gioco, poteva essere migliore. Questa difficoltà nel riuscire ad apprezzare i controlli del titolo sorge probabilmente dal fatto che il gioco originale è stato creato esclusivamente per Nintendo Wii, e che dunque adattare un sistema per piattaforme dove è altissima la percentuale di utilizzo dei controller più classici risulta complesso persino al team di sviluppo stesso.
Per quanto riguarda la grafica non possiamo parlare di un lavoro sorprendente. Sebbene si tratti di una remastered di un gioco per Nintendo Wii, Koei Tecmo si è comunque impegnata per rendere un poco più attuali le texture, che rimangono però, a livello di qualità, simili a quelle del titolo originale, specialmente quando le osserviamo da vicino. Nulla di troppo complesso in generale, e questo lo dimostrano anche le performance: abbiamo giocato a Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse su PC, e con una configurazione medio-alta siamo riusciti a rimanere sempre sui 60 FPS in 4K con delle elevate impostazioni.
Nonostante questi punti deboli, Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse è un discreto horror. Le cupe ambientazioni sono in grado di creare facilmente tensione al giocatore che deve sempre restare all'erta per capire se aspettarsi o meno l'attacco di un fantasma. In alcune circostanze, come ad esempio quando ci si ritrova in luoghi molto piccoli o chiusi, può essere scontato dover affrontare uno spettro, ma questo non significa che non riesca a spaventarci al momento dell'apparizione. Bisogna poi ricordare che dei strani rumori seguono i giocatori dappertutto: ci sono pianti disperati di bambini, passi, radio che si accendono da sole e molto altro ancora.
Tornando un attimo al gameplay, è forse necessario menzionare che Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse è più di una semplice caccia al fantasma. Nel corso della nostra avventura sull'isola di Rogetsu avremo a che fare con numerosi puzzle legati a quadri, maschere, serrature e citofoni che devono essere completati per poter procedere, una caratteristica di questi giochi horror di inizio anni 2000. Esplorando la mappa del gioco, inoltre, è possibile scoprire tantissimi dettagli sulla storia, arrivando così verso la fine ad avere un quadro praticamente completo della trama.
In conclusione, Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse è altamente consigliato a coloro che amano il genere degli horror e sono a conoscenza delle limitazioni e dei problemi che un gioco del 2008 può avere nel 2023. Anche per chi non è fan di Project Zero o degli horror in generale, Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse può essere considerata un'esperienza relativamente semplice e piacevole con cui passare poco più di una decina di ore, ma non bisogna aspettarsi un titolo simile ai remake di Resident Evil 2 o 3 e ad altri giochi horror rilasciati negli ultimi anni.
Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse è disponibile su PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series e Nintendo Switch. Un codice per la versione PC è stato gentilmente fornito da Koei Tecmo.
Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse - Recensione
Recentemente Koei Tecmo ha dimostrato di voler riportare in auge la serie di Project Zero, chiedendo anche ai fan che cosa ne pensano all'idea di un nuovo gioco. Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse è una discreta remastered di un gioco che ha ben 15 anni sulle spalle, ma nonostante l'età può comunque avvicinare nuovi giocatori al franchise e farli appassionare (è stato il primo gioco di Project Zero a cui ho giocato, ad esempio, e sicuramente darò uno sguardo al resto della serie) fornendo un'esperienza decisamente godibile.
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Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse
Project Zero: Mask of the Lunar Eclipse è un gioco per Wii che riceverà dei porting nel 2023.